Indagine The European House – Ambrosetti su E-Commerce
L’indagine realizzata da The European House – Ambrosetti sull’e-commerce, in collaborazione con Amazon, è molto interessante e si basa su due ricerche:
- La prima riguarda un’indagine sul vissuto degli italiani verso l’e-commerce, in cui vengono analizzati i comportamenti di acquisto, le principali problematiche percepite dai cittadini italiani e la percezione dei benefici dell’e-commerce.
- La seconda, basata sull’analisi dei dati ufficiali Istat, sull’andamento dei prezzi online, sulla loro influenza sui prezzi degli altri canali e sul tasso di inflazione in generale.
Di seguito un estratto del lavoro realizzato da European House-Ambrosetti, in collaborazione con Amazon.
– Nel 2022 il valore del transato B2C, comprensivo di prodotti e servizi, è stato pari a 48,1 Miliardi, con una crescita su base annua del 15,2% tra il 2017 e 2022. La filiera genera un fatturato di 70 miliardi di Euro e sostiene 380.000 occupati.

– Tra coloro che utilizzano Internet, il 91% effettua acquisti online, con il 31% che lo fa per oltre 1/3 dei propri consumi, mentre l’11% per oltre la metà dei propri consumi.

– In un contesto caratterizzato da un forte aumento del livello dei prezzi e delle difficoltà economiche delle famiglie, il 90% degli intervistati dichiara che modificherà i propri comportamenti di acquisto nel 2023, facendo attenzione ai prezzi e cercando promozioni e sconti.

– Sempre riguardo all’aumento dell’inflazione, 6 italiani su 10 ritengono che l’e-commerce abbia mantenuto invariato o addirittura migliorato il proprio potere di acquisto.

– Il vantaggio principale percepito dall’e-commerce è rappresentato dalla economicità.
Il 61% ritiene infatti che acquistare online sia più economico. Il 25,6% ritiene che sia ugualmente economico rispetto ai canali tradizionali.
Gli altri benefici dell’online evidenziati dagli intervistati riguardano una maggiore reperibilità di prodotti e di ampiezza dell’offerta. Importante sottolineare che dall’indagine emerge che questi fattori sono maggiormente avvertiti nei comuni di piccola dimensione e nelle fasce di età più anziane.
– Un altro dato da rimarcare è che per 1 intervistato su 4 l’e-commerce ha portato anche un miglioramento nell’offerta dei venditori fisici negli ultimi anni, su diversi fattori.

Ritornando all’inflazione presente in Italia, l’altra ricerca evidenzia come il livello del trend di aumento dei prezzi online sia stato minore rispetto al trend generale Istat.

Attraverso analisi statistiche sui dati raccolti, nella ricerca si evidenziano e si misurano anche gli effetti positivi che una riduzione dei prezzi online ha sul tasso di inflazione generale.
In sintesi, dall’indagine di The European House – Ambrosetti, l’e-commerce si conferma sempre più rilevante nel sistema economico e sociale. È parte importantissima del processo di acquisto del cliente, il quale riconosce ai canali online:
- economicità (fattore confermato anche dallo studio basato su dati Istat)
- ampiezza dell’offerta
- maggiore reperibilità di prodotti
- comodità
In questo contesto, l’impatto per le imprese è notevole e sono quindi chiamate a sviluppare sempre di più strategie omnichannel.
Ma l’e-commerce impatta anche sul lavoro e sulla vita delle persone che operano a contatto con il cliente, come ad esempio nei punti vendita (ma non solo). Da questo punto di vista, il personale dovrà essere sempre più consapevole dei cambiamenti in atto e dell’evoluzione del ruolo ricoperto. Su queste basi si deve partire per costruire lo sviluppo della propria professionalità, aggiungendo o migliorando competenze mirate che diventa necessario possedere. Si evolve, quindi anche la formazione. I programmi formativi non possono essere più generali o codificati. Devono basarsi sull’apprendimento continuo ed essere personalizzati, costanti nel tempo e, infine, impostati su progetti misurabili.
Tra di diversi articoli presenti nel blog sulla formazione puoi leggere La formazione del personale e le 3 aree prioritarie su cui concentrarsi