Gestione o prevenzione dei conflitti?

Per spiegare bene la differenza di approccio tra gestione e prevenzione dei conflitti è utile ricordare questo famoso racconto:

“Un signore dei tempi andati domandò al proprio medico personale, membro di una famiglia di guaritori, chi di loro fosse il più bravo nella propria arte.

Il medico, la cui reputazione era tale che il suo nome era diventato sinonimo di scienza medica cinese, rispose: “il primogenito vede lo spirito della malattia e la rimuove prima che prenda forma, perciò il suo nome non varca i confini della casa. Lui non cura la malattia, ma la salute. Il secondogenito cura la malattia quando ancora è agli inizi, perciò il suo nome non è conosciuto al di là del vicinato.

E per quanto mi riguarda, disse il medico di sé stesso, pratico l’agopuntura, prescrivo pozioni o massaggi al corpo, a chi soffre di problemi di salute, così talvolta il mio nome esce dal villaggio e giunge all’orecchio dei potenti”.

Questa storia, tratta da Sun Tzu “L’Arte della Guerra” -RCS Libri Etas -chiarisce bene il concetto della prevenzione.

“Intacca il difficile dove è ancora facile”.

Questa massima si deve o dovrebbe vivere quotidianamente nelle imprese per agevolare la gestione dei conflitti interpersonali.

La gestione dei conflitti è, da sempre, un tema di grande interesse.

È vero che, purtroppo, è difficile che non si verifichino attriti e scontri tra persone, sia a livello orizzontale che verticale, sia all’interno dello stesso gruppo che tra gruppi diversi. Per molti motivi i conflitti interpersonali possono presentarsi. E quando si verificano bisogna intervenire in modo tempestivo, prima che la situazione degeneri e diventi ancora più complicato gestirla.

Un conflitto distruttivo comporta diverse conseguenze negative. È deleterio per l’azienda nel suo complesso, per il clima, per il livello di prestazioni, per il valore che si trasferisce al cliente, ma anche per le persone stesse che sono coinvolte, per il loro benessere e le loro motivazioni.

C’è una letteratura specifica sulla gestione del conflitto che dà suggerimenti preziosi su come intervenire.

Allo stesso tempo, però, c’è un’area di lavoro su cui è possibile focalizzarsi: la prevenzione.

Concentrandosi su alcuni fattori mirati si può alzare la barriera in grado di ostacolare l’insorgere di scontri distruttivi nelle organizzazioni.

Qui ne evidenziamo quattro:

1. CULTURA ORGANIZZATIVA

La cultura organizzativa è l’insieme di valori, norme di comportamento, prassi comportamentali che governano il modo in cui le persone interagiscono nell’organizzazione e investono energia nel loro lavoro e nell’organizzazione. Una cultura organizzativa c’è sempre. Che sia pensata o spontanea, nelle organizzazioni si forma sempre una cultura che influenza i comportamenti e la quotidianità delle persone. Una cultura basata sul “noi” è fondamentale.

2. SPIRITO DI SQUADRA

Possedere valori, obiettivi, norme e senso di responsabilità comuni è molto importante quando si verificano situazioni con interessi personali contrapposti. Quando si è consapevoli dell’interdipendenza che lega le persone e che “ognuno è ciò che è grazie agli altri” i conflitti si trasformano in rapporti costruttivi. (leggi Ubuntu: si vince con la squadra)

3. COMUNICAZIONE

Agire una comunicazione consapevole ed empatica è basilare per facilitare le relazioni. Ciò permette di affrontare in modo più efficace le situazioni di potenziale contrasto, aiutando le persone a ragionare sui contenuti e non sulle posizioni.

4. LEADERSHIP

I gruppi hanno bisogno di leadership. Le persone sono motivate e coinvolte se vengono guidate da Leader che indicano il percorso, danno una visione, un senso al ruolo e fanno sentire le persone parte essenziale di un progetto più grande. Quando il gruppo è coeso sugli obiettivi le persone hanno una visione più “alta” e gli egoismi difficilmente si sviluppano.

Non è semplice e automatico.

Come detto, difficilmente si potranno evitare scontri di posizione e forti interessi contrapposti nelle organizzazioni.

Ma una strategia mirata su queste quattro aree porta all’azienda tantissimi benefici, tra cui anche un’efficace “prevenzione dei conflitti”.

Roberto Malavolta
Laureato in Economia e Commercio, da sempre appassionato del mondo dell’impresa, è consulente aziendale e formatore nei processi di Marketing e Organizzazione dal 1992. Ha maturato una lunga esperienza collaborando con molte imprese di diverse dimensioni e appartenenti a vari settori di attività. Affianca gli imprenditori e i responsabili aziendali nell’affrontare i temi legati allo sviluppo sul mercato e all’orientamento al cliente, alla ottimizzazione organizzativa e al miglioramento della professionalità dei collaboratori.