Efficienza e benessere delle persone: una via possibile?
Molti sostengono che la ricerca ossessiva dell’efficienza abbia portato le imprese a concentrare le proprie strategie sugli aspetti economici e finanziari mettendo in secondo piano le esigenze delle persone.
Esigenze che invece devono essere tenute presenti e costituire una priorità dell’organizzazione allo stesso modo degli indicatori tradizionali.
“Sono fermamente convinto che possiamo essere sia Efficienti che Umani” dichiarava nel 1972 M. Antoine Riboud, presidente di BSN, che poi si fuse con Danone.
Dopo oltre 50 anni questa affermazione suscita ancora una forte riflessione.
La dichiarazione di Riboud era di rottura rispetto al pensiero corrente di allora. Si era ancora dentro al concetto di managerialità fondato sull’efficienza prima di tutto e la Società aveva certe caratteristiche.
A distanza di tempo le cose sono cambiate di molto.
Il sistema sociale è completamente diverso, così come quello economico. Il mondo è totalmente mutato e il contesto non è lontanamente paragonabile.
Di conseguenza, le esigenze e le aspettative delle Persone sono diverse. E deve esserlo anche l’approccio delle aziende.
Le parole di Riboud sono quanto mai attuali.
Efficienza e Benessere personale costituiscono una via possibile perchè possono coesistere.
Oggi l’attenzione, direi quasi la maniacalità, con cui si cerca l’efficienza si deve applicare anche alla gestione delle risorse in ottica di Relazioni.
L’importanza fondamentale di essere efficienti in azienda rimane. Il benessere è possibile in un’impresa che produce reddito. Pertanto la focalizzazione su metodi, strumenti e tecniche per essere efficienti deve rimanere.
L’obiettivo deve essere quello di affrontare con la stessa determinazione anche la ricerca e lo sviluppo di relazioni sane all’interno dell’impresa e del benessere di chi ci lavora.
I due aspetti non sono contrapposti.
Oggi esistono diverse esperienze in tal senso. Le organizzazioni si preoccupano sempre di più delle Persone e delle loro necessità anche al di fuori del contesto lavorativo.
Alcune delle aree di intervento più comuni riguardano la ricerca del bilanciamento tra vita privata e lavoro e il welfare aziendale, con la messa in campo di iniziative specifiche.
Alcuni esempi: introduzione di orari flessibili di entrata e uscita, possibilità di combinare lavoro in ufficio e a casa, offerte di visite mediche specialistiche, formazione su temi di vita privata che esulano dal lavoro, percorsi di affiancamento personalizzati per migliorare lo stile di vita e altre azioni ancora.
Nell’ambito della pianificazione aziendale l’ottica si sta allargando. Non più solo piani economici, finanziari, patrimoniali, ma anche indicatori e obiettivi dedicati alle Risorse Umane.
I Sistemi di Gestione e le Balanced Scorecard delle imprese si stanno completando da questo punto di vista (leggi cos’è una Balanced Scorecard)
Le persone costituiscono la vera area di differenziazione e hanno bisogno della massima attenzione.
Un ambiente che unisce efficienza e benessere trasferisce maggiore Valore al cliente e a tutte le parti interessate.
È un’evoluzione della cultura aziendale. È un aggiornamento della Vision prima e della Mission poi, che non devono essere slogan o solamente belle frasi.
Ribaud cita nel suo discorso il poeta Renè Char, che invitava a “pianificare come uno stratega e ad agire come un primitivo”.
“Guidare le imprese sia con la testa che con il cuore”.
Così facendo la risposta alla domanda iniziale è sì. Non esiste contrapposizione.
Combinare Efficienza e Benessere delle persone è una via possibile che innesca un circolo virtuoso in azienda perché sono interdipendenti.